La Real Cantina Borbonica deve riaprire

Alla Commissione straordinaria del Comune di Partinico

Comune di Partinico

Piazza Umberto I, Partinico

Oggetto: Reale Cantina Borbonica

Preg.ma Commissione Straordinaria del Comune di Partinico, nell’ottica di un percorso di sensibilizzazione volto al rilancio della politica culturale e alla valorizzazione dell’enorme patrimonio storico presente nel nostro territorio, la presente per segnalare la situazione di incertezza che grava sulla Reale Cantina Borbonica.

Giorno 28 Maggio 2021, un cartello composto da associazioni culturali e di promozione sociale, comitati civici, gruppi politici, promuoveva un sit-in innanzi la Reale Cantina Borbonica per porre l’accento sulla condizione di degrado e di abbandono cui versa l’intero patrimonio storico cittadino, primario e secondario, a partire dalla Reale Cantina; iniziativa replicata in data 3 Settembre 2021, rimanendo tale situazione invariata.

Ci rammarica constatare che l’avvento della stagione estiva, la quale avrebbe suggerito una strategia in grado di intercettare qualche residuo flusso turistico, e il rilassamento della crisi epidemiologica, non sono risultati sufficienti per definire un sistema di apertura regolare del Bene.

Tutto ciò premesso la presente per chiedere l’apertura immediata del sito, modificando allo scopo le modalità di accesso – da apertura su prenotazione a apertura ordinaria.

Inoltre, nello spirito e nella logica di una proficua e fruttuosa collaborazione tra Istituzioni cittadine e società civile si formula richiesta di un formale incontro.

Siamo consapevoli infatti che la fruizione della Reale Cantina Borbonica oltre a svolgere una funzione centrale per la crescita culturale della Città, abbia anche un ritorno in termini economici, qualora si procedesse a una gestione scientifica in grado di definire un piano serio e articolato di recupero a partire da un programma costante di attività che non possono essere confinate a parentesi occasionali o a moduli di intrattenimento. Senza dimenticare – e giova non ultimo rammentare – che la Cantina Borbonica è un presidio di legalità e che il processo di acquisizione e di restituzione alla collettività sono e rimangono la vittoria dello Stato sulla criminalità. Tutti fattori che non possono soccombere innanzi a logiche meramente economiche e gestionali.

Si segnalano infine l’assenza di alcuni coppi nel manto di copertura, con conseguente infiltrazione e compromissione delle travi in legno portanti, la mancata manutenzione e bonifica delle porzioni di verde, a partire dallo sfalcio dell’erba e dalla necessaria potatura degli arbusti; la condizione di abbandono delle cellette, collocate sotto il loggiato. Urge quindi provvedere alle necessarie opere manutentive a salvaguardia del Bene.

Sicuri di ricevere pronta adesione e ringraziando con anticipo, si rimane in attesa di cortese riscontro e si porgono

Rispettosi saluti

Partinico, 13 Settembre 2021

Sottoscrivono

Canino Maria Pia, Canino Laura , Ass. I pupi di Nino Canino

Catalfio Antonio, Comitato per la salvaguardia Zucco – Paterna

Chimenti Gioacchino, Ass. INIKON

Cinquemani Nino, Centro UNLA

Costanzo Gaetano, Partinico Ambiente

Di Trapani Renzo, vicesegretario PD – Circolo territoriale di Partinico

Lo Baido Antonio, Comitato Invaso Poma

Misuraca Nina, Movimento per la vita – Partinico

Soresi Leonardo, Ass. Villa Soresi

Supporta Andrea, CittadinanzAttiva – Partinico

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DISSESTO COMUNE DI PARTINICO. PER NON DIMENTICARE

Debito Comune di Partinico euro 28.297.976,29 (e siamo solo all’inizio)

L’Organo Straordinario di liquidazione, nominato successivamente alla dichiarazione di dissesto dell’Ente, per amministrare la gestione e l’indebitamento pregresso al 31 dicembre 2016, con propria deliberazione del 31 luglio 2019 n. 8, ha proposto all’Amministrazione Comunale (ovvero al Commissario Straordinario dr. Arena) l’adozione della modalità semplificata di liquidazione dei debiti (prevista dal T.U.E.L.) per mettere nella disponibilità dello stesso Organo Straordinario di liquidazione, una somma pari al debito emerso, ovvero la bellezza di 28.297.976,29 euro.

Alla faccia delle prime imprudenti ed affrettate, oltre che superficiali dichiarazioni del Commissario Straordinario, che a poche ore dal suo insediamento aveva già sentenziato “il dissesto, nel comune di Partinico, era evitabile”.

Tradotto: la situazione non era talmente grave da portare l’amministrazione De Luca a dichiarare il dissesto.

Assolvendo indirettamente le amministrazioni precedenti (in particolare quella del sindaco mesciato) ed incolpando il povero De Luca, che di tutto può essere incolpato (si fa per dire) ma non del dissesto del nostro Ente. Sorge spontanea la domanda: ma quali elementi aveva per dichiarare ciò? Speriamo che prima o poi lo spieghi alla cittadinanza che tanto dice di amare.

Ovviamente i debiti totali del nostro Comune supereranno abbondantemente i 30 milioni di euro, considerato che i debiti fuori bilancio spuntano come i funghi e che per pagare i debiti il comune dovrà indebitarsi con la Cassa depositi e prestiti o altri Istituti di credito, pagando gli interessi sull’intero importo preso a prestito.

Ecco perché uscire da questa crisi non sarà facile. Ed allora risulta essere ancora più importante capire se ci sono state responsabilità da parte di chi ha amministrato il Comune di Partinico, che in caso dovrà essere chiamato a pagare in prima persona (alla faccia dei Bilanci in ordine sbandierati in televisione con sorriso a 32 denti).

Ed ecco perché è importante non dimenticare cosa prevede il Testo Unico in caso di dissesto degli Enti pubblici.

Articolo 248 del TUEL Conseguenze della dichiarazione di dissesto.

……………gli amministratori che la Corte dei conti ha riconosciuto, anche in primo grado, responsabili di aver contribuito con condotte, dolose o gravemente colpose, sia omissive che commissive, al verificarsi del dissesto finanziario, non possono ricoprire, per un periodo di dieci anni, incarichi di assessore, di revisore dei conti di enti locali e di rappresentante di enti locali presso altri enti, istituzioni ed organismi pubblici e privati. I sindaci e i presidenti di provincia ritenuti responsabili ai sensi del periodo precedente, inoltre, non sono candidabili, per un periodo di dieci anni, alle cariche di sindaco, di presidente di provincia, di presidente di Giunta regionale, nonché di membro dei consigli comunali, dei consigli provinciali, delle assemblee e dei consigli regionali, del Parlamento e del Parlamento europeo. Non possono altresì ricoprire per un periodo di tempo di dieci anni la carica di assessore comunale, provinciale o regionale né alcuna carica in enti vigilati o partecipati da enti pubblici. Ai medesimi soggetti, ove riconosciuti responsabili, le sezioni giurisdizionali regionali della Corte dei conti irrogano una sanzione pecuniaria pari ad un minimo di cinque e fino ad un massimo di venti volte la retribuzione mensile lorda dovuta al momento di commissione della violazione.

Siamo sicuri che chi “ama veramente Partinico” si attiverà per dimostrare che il dolo c’è stato e che per una volta il detto “tanto paga sempre Cappiddazzu” a Partinico non vale.

Forse.

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Insanabili contrasti interpretativi ed operativi in seno al Collegio dei Revisori del comune di Partinico

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Risale alla scorsa settimana la lettera di dimissioni che il Dr. Sebastiano Orlando ha inviato al Presidente del Consiglio Comunale e per conoscenza al Segretario Generale ed al Presidente del Collegio dei revisori comune di Partinico.

Il testo, pur essendo molto sintetico, sembra essere tranciante nei confronti dei colleghi Revisori dell’Ente.

Prima di tutto il riferimento alla nuova legge sulla contabilità pubblica, definita dal professionista “ben noto D. Lgs. n. 118/11″, quasi a volere sottolineare l’evidenza pubblica della stessa con la conseguente non possibilità di errori interpretativi.

Poi, quello che sembra essere il centro della questione, ovvero “gli insanabili contrasti interpretativi ed operativi in seno al collegio dei revisori, (il riferimento chiaro è proprio alla differente interpretazione del testo di legge) oltre che di fiducia “. Quest’ultimo passo, legato alla fiducia, fa trasparire un deterioramento dei rapporti umani oltre che professionali tra i professionisti componenti il Collegio.

Ma il passo più importante, è sicuramente quello collegato ai contrasti interpretativi ed operativi.

Interpretativi significa che la norma è stata letta in maniera diversa dai componenti del Collegio. Ciò ha implicato sicuramente diverse valutazioni nell’attività di controllo che il Collegio ha svolto nei confronti dell’operato dell’Amministrazione (sindaco e assessori)  e del Consiglio Comunale.

Operativi, sembrerebbe essere diretta alla metodologia di gestione del Collegio da parte del Presidente.

Se poi colleghiamo questa lettera agli ultimi fatti che hanno interessato direttamente il Collegio dei Revisori, è facile capire che i contrasti interpretativi si possono riferire prima all’approvazione del riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi e poi all’approvazione del Bilancio di previsione 2015.

La gravità delle motivazioni che hanno portato alle dimissioni del dr. Orlando sarà sicuramente valutata dall’Organo a questo preposto che è la Corte dei Conti, che dovrà necessariamente entrare nel merito delle questione. E dovrà farlo in tempi brevi.

Una piccola stilettata, ma questa è solo una nostra impressione, il dr. Orlando, sembra darla anche al Consiglio comunale, con la frase di chiusura delle sue dimissioni la dove augura  a “Lei (si rivolge al Presidente del Consiglio comunale) e ai Sigg. Consiglieri gli auguri della migliore prosecuzione dell’importante impegno politico a beneficio della collettività”.

Importante impegno politico a beneficio della collettività, che sempre a nostro parere, è mancato a questo Presidente del Consiglio Comunale che non è mai stato super partes, ed alla maggioranza dei consiglieri comunali che sorreggono il carrozzone amministrativo del sindaco Lo Biundo (con la s minuscola), che sempre di più sembra una nave senza guida in balia delle onde.

Si riporta di seguito il testo della lettera.

La concreta applicazione della nuova legge sulla contabilità pubblica, il ben noto D.lgs n. 118/11, ha determinato insanabili contrasti interpretativi ed operativi in seno al collegio dei revisori, oltre che di fiducia situazione che mi impedisce di continuarne ad essere componente

Con la presente, pertanto, le rassegno le mie dimissioni irrevocabili da componente del Collegio dei revisori di codesto Comune, ringraziando Lei e I’intero Consiglio della fiducia accordatami in occasione della nomina.

Porgo a Lei e ai Sigg. Consiglieri gli auguri della migliore prosecuzione dell’importante impegno politico a beneficio della collettività.

Palermo 04/3/2016

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Bufera sul comune di Partinico e sul Collegio dei Revisori. Si dimette il Dr. Sebastiano Orlando

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Bufera sul comune di Partinico e sul Collegio dei Revisori. Si dimette il Dr. Sebastiano Orlando, componente del Collegio. Le dimissioni sembrerebbero irrevocabili e creeranno sicuramente delle conseguenze non facilmente prevedibili.
Già da qualche mese, all’interno del Collegio, erano emerse posizioni diverse, a cominciare dalla procedura che ha portato al riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi, per poi finire al parere sul bilancio di previsione 2015.
Tensioni emerse anche all’interno del Consiglio comunale, all’interno del quale, il professionista era stato duramente attaccato dalle “truppe armate” del sindaco Lo Biundo per non aver dato il proprio parere favorevole proprio sul Bilancio di previsione 2015, che avrebbe dovuto essere approvato entro il 31/12/2015, ed invece è stato approvato solo nel mese di gennaio 2016, solo con il parere favorevole del Presidente del Collegio dr. Onofrio Motisi e della Dr.ssa Benedetta Patrizia Inzerillo.
A questo punto è molto probabile, ed anche auspicabile, un immediato intervento della Corte dei Conti che dovrà fare luce sugli ultimi atti approvati dal Consiglio comunale e passati prima al vaglio del Collegio dei Revisori.
Le conseguenze di eventuali dati non veritieri, sia nel riaccertamento straordinario dei residui che nel bilancio di previsione 2015 potrebbero avere effetti importanti anche su altri atti precedentemente approvati dal Consiglio Comunale, e sul Consiglio Comunale stesso, che ha avuto una grande responsabilità nell’approvazione dei suddetti documenti.
E’ quasi certo, che si scatenerà una campagna mediatica di denigrazione del dr. Sebastiano Orlando, il quale sarà additato come unico responsabile di eventuali effetti legati ad un successivo controllo di Organi superiori allo stesso Collegio. I soliti consiglieri prezzolati e la solita fasulla stampa locale con in testa Tele Jukebox si rianimeranno con sproloqui falsi auto celebranti. Il sindaco ed il suo (poco) assessore al bilancio farebbero bene a centellinare le parole a giustificazione del loro operato.
Ecco perché ritorneremo presto sull’argomento con dettagli sulle dimissioni del Dr. Orlando, e su come sono stati gestiti finanziariamente ultimi mesi nel comune di Partinico.
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La ragnatela dai fili d’oro

ragnatela“Per la verità, da anni non mi avveniva di pensare che – zac – ci fosse da mietere, da decapitare; e che un simile pensiero o vagheggiamento, in me spento, tanto rigogliosamente germogliasse in un commissario di polizia, anche se celato, non avrei creduto. Ma tante cose avevo perso di vista; di tanti mutamenti non mi ero accorto, di tante novità. E non soltanto io: anche la gente che incontravo ogni giorno era nella stessa mia condizione. Ministri, deputati, professori, artisti, finanzieri, industriali: quelli che si suole chiamare classe dirigente. E che cosa dirigeva in concreto, effettivamente? Una ragnatela nel vuoto, la propria abile ragnatela. Anche se di fili d’oro.”  Da Todo Modo, di Leonardo Sciascia

La tela del ragno. Invisibile quanto basta, ma efficace. Molto efficace. Leonardo Sciascia la utilizza per descrivere tutti quegli intrecci che, chi detiene il potere, costruisce ad arte per raggiungere i propri obiettivi ed interessi (personali). In poche parole, la degenerazione della politica, e più in generale della classe dirigente di un Paese.

Esattamente quello che è successo e continua a succedere nella nostra comunità. La mancanza di una “buona” classe dirigente, ha comportato e continuerà a comportare effetti devastanti per il territorio, l’ambiente, l’economia, la cultura, la moralità.

Continuiamo a chiederci, fino a quando dovremo sopportare tutto questo? Ma soprattutto, chi dovrebbe impedire che tutto questo succeda?

Fino a quando non emergerà una vera classe dirigente capace di mettere in primo piano gli interessi della comunità spazzando via la ragnatela. Dice Sciascia: “Rimuginando desolatamente sulla ragnatela, sul filo d’oro cui ero appeso, e come uno scostarsi di rami, un colpo di vento, potevano facilmente devastarla….”. Ecco quello che serve, un bel colpo di vento.

La ragnatela è fitta ed elaborata. Anche grazie a questa ragnatela, spesso il “colpevole” non viene scoperto, e la giustizia, intesa anche come il bene della comunità, non può fare il suo corso.  “- Lo vedi dove si arriva, quando si lascia la strada del buon senso? – disse trionfalmente Scalambri (il procuratore che indaga su tre omicidi). – Si arriva che tu, io, il commissario diventiamo sospettabili quanto costoro, e anche più: e senza che ci si possa attribuire una ragione, un movente… Io lo dico sempre, caro commissario, sempre: il movente, bisogna trovare il movente….”.

Speriamo che, prima o poi, qualcuno si decida ad indagare veramente sulla ragnatela dai fili d’oro costruita negli ultimi anni a Partinico. Siamo sicuri che, se vorranno, il movente, il filo, lo troveranno.

“Quale filo? – domandò con aria tonta il commissario. Si divertiva. – Ma il filo …. – disse confuso, e sottovoce, Scalambri. – Il filo del denaro, degli interessi, degli affari loro, dei ricatti: che è l’unico possibile.”

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9 Maggio 1978 – 9 Maggio 2015. Programma provvisorio

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CASA MEMORIA FELICIA E PEPPINO IMPASTATO

9 Maggio 1978 – 9 Maggio 2015  La memoria e l’impegno.  Con le idee e il coraggio di Peppino noi continuiamo

 

 

Programma provvisorio

MERCOLEDI 6 MAGGIO

ORE 21:00 Presso Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato; Spettacolo teatrale“Illegalità, mafia, corruzione…e la politica?” Organizzato dal Gruppo scout di Cinisi 1 Branca Rys clan “Croce del sud”.

GIOVEDI 7 MAGGIO

ORE 21:00 Presso Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato; Proiezione film – documentario “Come il fuoco sotto la brace” di Giuseppe Firrinceli. Segue incontro con il regista e dibattito organizzato dal Coordinamento del Comitato ATTIVISTI NO – MUOS.

VENERDI 8 MAGGIO

ORE 11:00 Presso la Sala Civica del Comune di Cinisi; Presentazione del libro fotografico “9 Maggio 1978” sul delitto di Peppino Impastato con foto di Paolo Chirco e le testimonianze dei suoi compagni di lotta. Ed. Casa Memoria. Organizzato da Casa Memoria, Centro Impastato (Pa), Associazione Peppino Impastato di Cinisi.

A seguire Presentazione mostre: “State Secret” di Calogero Russo; “Ouragan” di Riccardo Scibetta; Verrano esposte le foto presentate al premio fotografico Peppino Impastato Ed.2014.

ORE 15:00 Presso la Sala Civica del Comune di Cinisi; Convegno sui beni confiscati. Corso di formazione per avvocati, organizzato dal Comune di Cinisi, Libera e Cooperative beni confiscati.

ORE 18:30 Presso il Cine Alba, Corso Umberto I; Prima Proiezione “La Trattativa” diSabina Guzzanti.

ORE 20:00 Presso il Cine Alba, Corso Umberto I; Dibattito con Sabina Guzzanti.

ORE 21:30 Presso il Cine Alba, Corso Umberto I; Seconda Proiezione “La Trattativa” di Sabina Guzzanti. Organizzato da Casa Memoria in collaborazione con LabNovecento45 di Cinisi.

SABATO 9 MAGGIO

ORE 9:30 Presso Ex Casa Badalamenti; Incontro organizzato dal Coordinamento dei Comitati NO – MUOS.

ORE 11:00 Presso la Sala Civica del Comune di Cinisi; Presentazione del libro “L’altra resistenza. Storie di eroi antimafia e lotte sociali in Sicilia” di Giuseppe Carlo Marino e Pietro Scaglione. Prefazione a cura di Don Luigi Ciotti, Ed. Paoline; Con la presenza del vescovo di Monreale Michele Pennisi, organizzato dall’Azione Cattolica Diocesana di Monreale in collaborazione con le Associazioni parrochiali di Cinisi.

ORE 15.00 Biciclettata da Capaci ai luoghi dove Peppino ha vissuto e lottato, fino a Radio Aut, punto di partenza del Corteo. Organizzata dalla Cooperativa Libera-mente.

ORE 17:00 Corteo da Radio Aut (Terrasini) a Casa Memoria con intervento conclusivo a Casa Memoria Impastato.

Il sindaco di Cinisi ha annunciato che, dopo il corteo, verrà rimossa ufficialmente la targa della via intitolata a Salvatore Badalamenti, fratello di Tano Badalamenti.

ORE 20.00 Presso l’atrio del Comune di Cinisi; Spettacolo teatrale “Salsi colui Storie sepolte” Teatro Proskenion in collaborazione con l’Osservatorio sulla Ndrangheta.

ORE 21.30 Presso la Piazza Vittorio Emanuele Orlando di Cinisi; V Edizione del Premio Musica e Cultura assegnato a Carmen Consoli; premiazione della II Edizione del Concorso fotografico Peppino Impastato. Concerto di Cassandra Raffaele e della band Malmaritate.

DOMENICA 10 MAGGIO

ORE 10:30 Presso Radio 100 passi Ex Casa Badalamenti, presentazione in diretta radio del libro “Io sono Peppino” Edizioni Zem di Simona della Croce con l’autrice interverranno Giovanni Impastato, Danilo Sulis e Claudio Porchia presidente del Centro Impastato di Sanremo (IM).

ORE 11:00 Presso la Sala Civica del Comune di Cinisi; Convegno sull’immigrazioneorganizzato da Casa Memoria, Centro Impastato e associazioni antirazziste, modera l’incontro l’avv. Fulvio Vassallo Paleologo – L’altro diritto – Sicilia

ORE 12:00 Presso Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato; Premiazione torneo di calcio “Memorial Peppino Impastato”

ORE 19:00 Presso l’atrio del Comune di Cinisi; Spettacolo Reading “L’urlo di Maggio”, tratto dal libro “9 maggio ’78” Il giorno che assassinarono Aldo Moro e Peppino Impastato di Carmelo Pecora.

ORE 21:30 Presso la Piazza Vittorio Emanuele Orlando di Cinisi; Spettacolo-Concerto di Marco Ligabue e la compagnia teatrale NoveTeatro di Novellara.

 

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L’altra Partinico parte seconda

 

Il 19 novembre del 2013 abbiamo pubblicato, con il titolo “l’altra Partinico” un post per presentare il primo street video di Joe Lunetto & Frankie Shoes. Scrivevamo: “Non abbiamo mai avuto dubbi che esiste un’”altra” Partinico. Questo splendido street video di Joe Lunetto & Frankie Shoes, realizzato con mezzi semplici, come un iphone, dimostra che quando c’è l’intelligenza, la cultura e la passione, tutto è possibile. Il suo valore supera l’opera stessa. E’ il valore non solo della speranza, ma, questa volta, della certezza che Partinico, la nostra Partinico cambierà. In questo deserto arido ed allo stesso tempo avido di cultura, impegno, passione politica, il video è ossigeno puro. Il testo, semplice e affilato come una lama, scorre veloce e seziona la cruda realtà che noi partinicesi ogni giorno viviamo. Sono fendenti nella carne viva che, però, sorprendentemente, fanno un gran bene. Il filone è scoperto. Andiamo avanti.”

A quasi diciotto mesi di distanza la nostra Partinico è ancora più arida e squallida di prima. E siamo consapevoli, purtroppo, che al peggio non c’è fine.

Joe Lunetto & Frankie Shoes in questo panorama desolante, sorprendono per la coerenza con la quale portano avanti quella che sicuramente non è una loro personale  “battaglia politico/culturale”.  E regalano, a tutti noi, questo messaggio, voglia di cambiamento, di pulizia (in senso lato), di rispetto dei diritti.

Almeno loro ci provano.

 

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Il Genio mesciato

10308717_506588099442980_2810161819760780383_nCi scusiamo con i lettori del Post per l’accostamento del termine “genio” al sindaco di Partinico Lo Biundo. Purtroppo, però, in certe situazioni, le forzature lingustiche diventano un obbligo.

Ma d’altronde, come potrebbe definirsi diversamente una tale acutezza d’intelletto applicata alla gestione di un Ente pubblico. Viene da chiedersi: ma come non ci avevamo pensato prima? Perchè non siamo stati noi a proporgli questa soluzione?

Ci riferiamo, ovviamente, all’ordinanza sindacale n. 28 del 12 marzo 2015, con la quale “il genio mesciato” ordina alla cittadinanza di limitare la velocità a 10 chilometri orari lungo una serie di vie del paese, a causa del dissesto stradale.

Tra queste anche il tratto stradale che parte dalla stazione fino ad arrivare allo svincolo che porta sulla Strada Statale.

Non solo. Demanda al Settore Corpo Polizia Municipale “l’adozione di ogni altro provvedimento di carattere contingente ritenuto necessario per la disciplina e sicurezza della circolazione veicolare e pedonale…”.

A questo punto ci permettiamo una interpretazione dell’ordinanza sindacale, siamo sicuri, frutto di un accurato studio realizzato dal sindaco e dal suo staff.

Partinico, oltre ad altri innumerevoli problemi irrisolti, detiene il record (pensiamo nazionale) per numero di “scaffe” per chilometro. E non da ora.

Già lo scorso anno il genio mesciato, in riferimento all’enorme numero di contenziosi esistenti tra i cittadini di Partinico ed il comune, per risarcimento di danni causati dalle scaffe ovunque presenti, piuttosto che pensare ad eliminare il problema (ovvero le buche), dichiarava al microfono del telepagliaccio, che alcuni cittadini ormai da diversi anni cadevano sempre nelle stesse buche, avvisandoli che se fossero caduti nuovamente, gli avrebbe scatenato contro i legali dell’Ente. Anticipando così che quelle buche sarebbero rimaste dov’erano.

Praticamente una pubblica autodenuncia: da diversi anni sempre nelle stesse buche? Ma come è possibile? E tu, che sei sindaco di Partinico da diversi anni (quasi sette) di che cosa ti sei occupato?

Ogni giorno che passa le buche aumentano. E pensare che i soldi per il rifacimento di alcune strade, nel 2013, li aveva trovati. Casualmente a ridosso delle elezioni amministrative. Giusto giusto. Giusto giusto per essere rieletto per la seconda volta sindaco di Partinico. Lo Biundo il suo elettorato lo conosce bene. Basta poco per convincerli. Una strada nuova, una promessa, un posticino, una concessione edilizia. Figuriamoci se al genio mesciato manca la fantasia. Peccato che non si potrà ricandidare per la terza volta. Siamo sicuri (e non stiamo scherzando) che sarebbe rieletto tranquillamente. E ri – votato dagli stessi che oggi, siamo sicuri, si lamentano per le scaffe, per la munnizza, per la Bertolino. A questi elettori, prima o poi dedicheremo un intero post. Se lo meritano.

Ma tornando all’ordinanza. A nostro parere il significato è questo: “cittadini che mi avete votato e che non mi avete votato, il nostro paese sembra ormai uno scolapasta per quante scaffe ci sono. Io me ne strafotto. Ve le toglierò nel 2018 prima delle prossime elezioni quando si candiderà a sindaco uno dei miei scagnozzi. Nel frattempo andate piano, anzi se camminate a piedi è meglio e attenti a non farvi male perché altrimenti vi faccio causa. Se volete fare gli sperti, superando i 10 chilometri orari  io vi sguinzaglio i vigili che vi faranno un culo così con multe talmente salate che non le dimenticherete! Quindi tenetevi le scaffe, non vi lamentate e aspettate con pazienza. Il 2018 sta per arrivare”.

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Il consigliere Lo Iacono (PD) chiede le dimissioni di Babbo Natale

imageDopo avere chiesto le dimissioni del consigliere Michele Chimenti e ventilata la richiesta di dimissioni del consigliere Salvatore Rappa, il consigliere Lo Iacono, capogruppo consiliare del PD di Partinico, ha richiesto contemporaneamente le dimissioni di Ali’ (meglio conosciuto come Alì Babá e i 40 ladroni), del commissario Montalbano, del neo eletto Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ma cosa ancora più grave di Babbo Natale.
Per tutti la motivazione è sempre la stessa: mancata partecipazione alla vita politica del PD di Partinico, mancato lecchinaggio allo “Zero assoluto” ed infine mancato riconoscimento dello stesso consigliere Lo Iacono come guida spirituale dello stesso Partito.
Del caso sono stati immediatamente interessati il “segretario tuttofare” del Comune di Partinico, e il primario responsabile del reparto di psichiatria dell’Ospedale dello stesso comune.

 

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E tra gli Zuini di Lo Biundo salta fuori un nuovo esemplare di consigliere comunale: il “saltavirticchio”

0-150d953e-800Da salarossa.blogspot.it

Mi ero scontrato, seppur affettuosamente e proprio di recente,con un amico il quale mi doveva convincere come i nostri giovani fossero sostanzialmente privi di fantasia. Ebbi a dissentire non solo per la mia lunga attività di docente che mi aveva fatto conoscere schiere notevoli di giovani fantasiosi e creativi ma perché nella qualità di militante di un Partito conosco tanti giovani compagni che non solo hanno  fantasia e senso dell’umorismo ma capaci di usare in maniera eccellente le nuove tecnologie tant’è che ebbero a congegnare un video con fotomontaggio dell’attuale sindaco dal titolo gustoso “Toto’ ballerina” che spopolo’ su facebook e fece sbellicare dalle risate mezza città. Senza dimenticare, ovviamente, l’indimenticabile e ancor oggi giovane Giovanni Guerra che con le sue strepitose vignette segno’ un’epoca politica che ebbe quale indiscutibile  protagonista il personaggio “Giugio” cioé  l’ex sindaco Giuseppe Giordano oltre l’infinita galleria di personaggi che spopolarono nella politica locale fino dall’inizio del nuovo secolo e almeno fino alla elezione dell’attuale sindaco e che resteranno anche nella storia politica dell nostra città .Dunque,a questo pensavo nell’ascoltare un servizio televisivo che evidenziava il contrasto all’interno del PD partinicese tra un colorito quanto ambiguo personaggio che nella trascorsa consiliatura si rese protagonista di volgari,pesanti  e polemici scontri con Lo Biundo ,ma del quale é diventato uno dei suoi più’ fedeli zuini, ed altri consiglieri. D’altronde non si dice che lupo non mangia lupo anche se nella vicenda dei rapporti tra il sindaco e il suo nuovo zuino quest’ultimo da lupo si é trasformato in pecorella e pensa ,il tapino, che basta mettersi addosso una pelle carnascialesca da lupo e sfoderare il repertorio del bulletto di periferia ,per intimorire qualcuno?E costui e’ diventato talmente fedele al sindaco e talmente zuino da pensare d’essere abilitato a potere esprimere  giudizi su persone per bene e coerenti assumendo,addirittura, iniziative tendenti alla espulsione dal gruppo consiliare del PD perfino il consigliere Michele Chimenti che quel Partito ha fondato e sotto il cui simbolo si é candidato risultando anche eletto.Una roba da fare sbellicare dalle risate mezza città (l’altra prova soltanto sconcerto nei confronti di costui)che piu’ che assistere attonita alla vicenda se ne fa,appunto,una risata ritenendo che un personaggio cosi’ poteva trovare rifugio soltanto nel rifugio di Lo Biundo il quale altro non é se non il terminale,come abbiamo sempre scritto,di buona parte del rituffo della cosidetta “politica” partinicese.Ora bisogna sapere che questo personaggio non si é soltanto limitato a scontrasi col consigliere Chimenti ma,preso da sacro furore e convinto d’esser Tutone della Mazza (gli esperti in“opera dei pupi” lo assimilerebbero, al più noto  Gano di Magonza),riferendosi ad un altro consigliere che ha dato l’adesione al PD ma che di Gano coltiva lo stesso giudizio di Chimenti,l’ingegnere Salvatore Rappa,ebbe a dire  che le minacce a Chimenti “dovevano rappresentare musica per le orecchie di Rappa”.Che finezza,che stile ,che cultura!Ovviamente il consigliere Rappa per nulla intimorito da questo ballon d’assai,quale immediata risposta in tivvu’,ha liquidato la vicenda rimandando al mittente la minaccia e (bellissimo!)in piu’ lo ha definito come un saltavirticchio”.

Ora, neppure il sottoscritto, che ha sempre posseduto un pizzico di fantasia e senso dell’umorismo al punto da definire, in tempi ormai lontani,un ex parlamentare di Forza Italia che rastrellava a Partinico migliaia di preferenze,tale Silvio Liotta, quale “saltabanchi” della politica ( Liotta era transitato da un gruppo politico all’altro causando addirittura una crisi di governo col suo voto ) mai gli era venuto in mente un definizione cosi’ efficace ed originale ,appunto“saltavirticchio”, che sarebbe poi la felicissima  sintesi tra un saltatore cioè uno capace di saltare con disinvoltura da un gruppo o Partito all’altro o al servizio di un deputato o di un altro e “virticchio”, conosciuto e divertente personaggio  del teatro siciliano.E come virticchio,con la complice condivisione di un affettuoso amico, Sandy Yeollow, soliamo definire un altro noto,folcloristico personaggio che anche fisicamente somiglia in maniera impressionante alla nostra “maschera”. Dunque siamo in una città dove é  possibile, perché sprofondati dentro una gravissima crisi sopratutto di valori, possano albergare all’interno del Consiglio comunale di Partinico -che ebbe tra i suoi protagonisti personalità come il professore Nanà Lo Bianco, Matteo Provenzano, Turiddu Termine, Cola Geraci e poi deputati,senatori, sottosegretari, assessori regionali-personaggi come saltavirticchio che in altre epoche la Politica, al più’  lo avrebbe relegato al ruolo di portaborse. Ma oggi, alcuni di questi saltavirticchio e non certo tutti, sono diventati perfino sindaci, assessori ed anche consiglieri comunali.Soleva dire mia nonna, di fronte ad un evento non previsto:“Chi focuranni! Ma cu nni l’avia a ‘ddiri ca’ finia accussi’?

Toti Costanzo

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